Amore & Psiche

Ho capito cos’ è la vita e cos’è la morte…e che l’amore è più forte di entrambi…

“…Ma Eros intanto era tornato a star bene, essendosi cicatrizzata la sua ferita, e non riusciva più a sopportare di stare lontano dalla sua Psiche…poi la destò senza farle male un attimo con una lieve puntura della sua freccia e le disse : “Sciocchina, stavi per finir male un’altra volta per la tua curiosità! Suvvia, ora porta a termine la commissione affidatati da mia madre che al resto penserò io.”
Detto ciò, si alzò leggero sulle ali e Psiche si affretto a consegnare a Venere il dono di Proserpina. ”
-Apuleio, La favola di Amore e Psiche.

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La statua di Amore e Psiche è l’opera più celebre dell’artista italiano Antonio Canova e si trova al museo del Louvre di Parigi. La rappresentazione prende spunto da un passo della favola di Amore e Psiche di Apuleio. Amore è il dio dell’amore, il cui scopo è quello di lanciare frecce per fare innamorare Dei e mortali. Psiche è una bellissima fanciulla che non riesce a trovare nessuno da amare, ma che per un caso fortuito, incontra Amore di cui si innamora.
È il momento in cui amore trova Psiche addormentata e pungendola con una delle sue frecce, la risveglia baciandola dolcemente. In realtà nella statua si stanno per baciare, ma questo bacio resta sospeso a mezz’aria e osservando l’opera attentamente potremmo quasi vederli muovere e vedere le loro labbra congiungersi.IMG_20181121_223638.jpg

Le loro braccia si avvolgono in una danza quasi mistica, come se stessero per volare insieme. Le ali del dio sono aperte e sembra quasi un angelo e abbraccia la sua amata con dolcezza. Lei sembra quasi si abbandoni a lui per essere trasportata in un luogo remoto. Psiche si sta risvegliando con un bacio che fa pensare alla storia della Bella Addormentata. Psiche caduta in un sonno eterno, può essere risvegliata solo dal bacio del suo vero amore. Amore sembra quasi essere destinato a far trovare l’amore agli altri tranne che a se stesso, ha a che fare sempre con l’amore, ne è parte integrante ma in qualche modo ne rimane escluso, almeno fino a quando non incontra lei. Per Psiche infatti doveva fare da tramite, doveva trovarle un “buon partito”, ma si rende conto di esserne innamorato, la rapisce e la porta con sé; andando contro il volere della stessa madre Afrodite. Inizialmente le nasconde la sua vera identità per paura di un suo rifiuto ma nonostante i problemi, il loro amore è vero, e riescono a trovare un modo per stare insieme.
Quindi, come nelle più belle favole, la principessa viene salvata dal suo principe azzurro, che la sveglia dal sonno eterno con il bacio del vero amore e vivono per sempre felici e contenti.

Purtroppo non ho ancora avuto l’occasione di vedere questa opera dal vivo, ma sicuramente andrebbe vista in ogni sua parte, girandole attorno per notare , dietro i due innamorati, il vaso che Psiche ha aperto e ammirare la perfezioni delle ali di Amore.

Credo sia una della più belle storie d’amore della mitologia antica. Un inno all’amore, al vero amore, che unisce anche due persone molto diverse tra loro. Un amore attuale, che va contro l’amore scontato tra esseri simili, ma che apre le porte anche ad amori “diversi”. In fondo lei è solo una mortale che rinuncia alla sua mortalità per diventare un essere immortale, stando così accanto all’uomo che ama. Il loro è un amore apparentemente impossibile, lei è destinata a morire,mentre lui è destinato a vivere per sempre.

Con questa favola io credo che Apuleio volesse far capire ai suoi contemporanei , non molto diversi dalle persone di oggi, che se c’è l’amore tutto si può superare.

-“Amore & Psiche” di Antonio Canova, 1787-1793

Photo Credits: Google Immagini

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